Home Blog [VIDEO] Primo sbarco autonomo di un treno dalla nave traghetto con locomotiva a batterie

[VIDEO] Primo sbarco autonomo di un treno dalla nave traghetto con locomotiva a batterie

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MESSINA – Nella serata di ieri, 14 ottobre 2022, abbiamo assistito all’arrivo e alle prove di sbarco delle prime due locomotive E464 a batteria (last mile) che nei prossimi mesi interesseranno fattivamente i treni nazionali che garantiscono la continuità territoriale della Sicilia. Si tratta delle E464 199 e E464 276, prime di un gruppo di otto locomotive, che hanno ricevuto importanti modifiche rispetto al progetto di concezione e ammodernate con il nuovo sistema di alimentazione presso le officine di Trenitalia a Foligno.

Sono arrivate in Sicilia con una corsa mare da Villa San Giovanni effettuata con la nave traghetto Scilla: attraccata in 3ª invasatura a Messina Marittima, le due locomotive, ciascuna in composizione con tre carrozze e una semipilota (a bordo solo tecnici del vettore ferroviario e del gestore dell’infrastruttura), i due convogli a distanza di pochi minuti hanno manovrato in modo del tutto autonomo dal ponte ferroviario del traghetto fino a raggiungere la linea aerea (catenaria) per l’alimentazione a 3000 v. necessaria ad alimentare la locomotiva elettrica e presente pochi metri dopo il ponte mobile che “unisce” l’infrastruttura ferroviaria di terra alla nave. Successivamente, e sempre in modo autonomo, i due convogli hanno raggiunto i binari 9 e 10 della stazione FS di Messina Centrale.

Si tratta della prima assoluta in Italia di convogli che autonomamente manovrano da una nave traghetto fino ai binari di stazione senza l’ausilio del personale di manovra con le locomotive D145 presenti sia nell’impianto peloritano che calabrese, così come avviene ancora oggi per ogni treno che viene traghettato sullo Stretto di Messina. A nostro modesto parere il risultato è stato più che positivo e nell’assistere all’intera fase di manovra non sembra siano emerse difficoltà. Peccato ci siano voluti soltanto 50 anni per vedere sullo Stretto qualcosa di simile.

LE ORIGINI DI QUESTA NOVITA’
Questa novità arriva sempre da quella proposta realizzata nel 2015 dalla nostra Associazione di trasformare i treni InterCity da e per la Sicilia in Frecciabianca che tra i punti più importanti evidenziava quanto fosse importante ridurre i tempi di viaggio sullo Stretto di Messina. Anche questa doveva essere una soluzione da realizzare in poco tempo e purtroppo ci sono voluti anni per concretizzarla.

I VANTAGGI PER I VIAGGIATORI
Con l’arrivo in Sicilia delle locomotive E464 a batteria (last mile), una volta concluse le procedure pre-esercizio si spera arrivi anche una riduzione dei tempi di imbarco/sbarco: dagli addetti ai lavori presenti sembra possa essere di circa 8/10 minuti sia a Villa San Giovanni che a Messina. Chiaramente si tratta di un piccolo beneficio nei tempi complessivi di viaggio che rimangono sempre importanti. Tutto questo risulterà ininfluente se non sarà rivisto il gran numero di fermate che i nostri treni effettuano in continente e che a ogni cambio orario aumentano innalzando il tempo complessivo di viaggio. In circa 20 anni per raggiungere Roma da Villa San Giovanni si è avuto un incremento di circa 60 minuti.

QUANDO SARANNO UTILIZZATE
Per quanto concerne l’avvio del servizio di sbarco/imbarco autonomo con l’assegnazione di queste locomotive ai treni InterCity e InterCityNotte al momento non ci sono indiscrezioni, però non escludiamo che, con l’arrivo delle altre unità in lavorazione a Foligno, si possa iniziare a vederle operative a fine anno. Più complessa a nostro modesto parere sarà la rimodulazione degli orari di viaggio che, appurati i benefici, dovrà essere discussa e concordata anche con gli uffici preposti al Ministero dei Trasporti che finanzia questi servizi.

IL FUTURO
Pur apprezzando l’impegno dei vari attori per migliorare i sistemi di mobilità collettiva a favore dell’utenza siciliana, fermo restando che la soluzione all’attraversamento dei treni passeggeri e merci sullo Stretto di Messina arriverebbe con la costruzione di un collegamento stabile che unisce Sicilia e Calabria, il nodo è sempre legato ai tempi (sempre che sia fatto) e agli investimenti assegnati per le infrastrutture del sud Italia.

Proprio nei giorni scorsi su questo blog ancora una volta evidenziavamo quanto sia fragile l’attuale contesto della flotta FS. Poco giorni fa il segretario generale del sindacato ORSA, Mariano Massaro, aveva espresso ai media quanto fosse importante intervenire (e con tempi rapidi) con risorse adeguate per ammodernare l’attuale flotta delle navi ferroviarie e le infrastrutture di terra.

Noi non solo condividiamo, aggiungiamo anche che sarebbe necessario dirottare da subito quelle risorse del PNRR per la cultura che nella nostra Sicilia si stanno già spendendo per quelle “ferrovie turistiche” che, come avviene altrove, se realizzate vedranno al massimo qualche decina di viaggiatori al mese e che ogni anno al contribuente in ogni caso costeranno importanti risorse per la loro manutenzione.

In anteprima il primo dei due convogli mentre percorre i binari di Messina Marittima, titolare la E464 199
Messina, 14 ottobre 2022 | Video, Giovanni Russo

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