MESSINA – Fine carriera per la nave più longeva presente nello Stretto di Messina, l’Iginia. Il traghetto ferroviario, che dal 1969 è in forza alla flotta delle Ferrovie dello Stato, da diverse settimane era utilizzata come nave di riserva, e il 23 dicembre 2013 ha navigato per l’ultima volta tra Messina e Villa San Giovanni fianco a fianco alle più moderne navi Scilla, Logudoro e alla nuova ammiraglia Messina.
L’Iginia, unità gemella delle navi Sibari e Rosalia, queste già demolite da tempo, è stata costruita nel 1969 presso i Cantieri Navali del Tirreno e Riuniti di Ancona ed è entrata in linea nello Stretto di Messina l’1 ottobre dello stesso anno. Nei suoi 44 anni di carriera ha trasportato, anche lungo la rotta sarda, un numero indescrivibile di passeggeri, treni e automezzi. Memorabile il suo intervento del 13 aprile 1974 quando a Messina trainò la nave Reggio che per un’avaria al timone si arenò nella lingua di sabbia sotto Forte San Salvatore.
Con il definitivo fermo della nave Iginia finisce un’era fatta di navi importanti (vedi Reggio, San Francesco di Paola, Sibari e Rosalia) che dagli anni ‘60 del secolo scorso hanno raccontano di un’Italia che realizzava dei traghetti ferroviari con le stesse linee con cui si progettavano navi destinate a servizi più importanti. I loro eleganti saloni, le zone ristoro e gli spazi destinati al personale di bordo, erano ricche di dettagli oggi difficilmente visibili su un moderno traghetto.
In anteprima la nave Iginia in navigazione sullo Stretto
Messina, 30 giugno 2012 | Foto, Giovanni Russo
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