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La Sicilia fermata non dal vento ma da un ramo

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Il forte vento di scirocco che tra sabato e domenica ha investito Sicilia e Calabria, con raffiche che nello Stretto di Messina hanno superato i 100 km/h, non è riuscito a fermare l’incessante spola delle navi traghetto delle FS (RFI e Bluferries) e della Caronte & Tourist.

Saltati i comuni schemi di navigazione nello Stretto a favore delle rotte di sicurezza, le navi della flotta FS (si sono alternate le navi Messina, Scilla, Fata Morgana, Riace, Selinunte Jet), nonostante le condizioni del mare fossero molto difficili, non hanno mai interrotto i collegamenti tra le due regioni. Nelle 24 ore di domenica 28/02 hanno effettuato da Messina e Villa San Giovanni complessivamente 43 partenze, suddivise in 12 per le navi ferroviarie, e 31 mezzi veloci e navi bidirezionali.

La buona gestione della navigazione di RFI, grazie alle quale nessun treno nazionale diretto o in partenza dalla Sicilia ha subito ripercussioni nei tempi di viaggio, è stata vanificata da alcune scelte, a nostro avviso discutibili, che Trenitalia ha avuto nel primo pomeriggio: è bastato un piccolo ramo trasportato dal vento e rimasto incastrato nella linea di contatto nel tratto di ferrovia tra la stazione di Acquedolci e il posto di movimento di Torre del Lauro (linea Messina – Palermo) per penalizzare il traffico ferroviario della lunga percorrenza e regionale.

A farne le spese il pantografo della locomotiva E656 492, lievemente danneggiato, che ha bloccato il convoglio in piena linea. Da questo piccolo inconveniente sono state fatte scelte che hanno condizionato il viaggio dei treni nazionali, come l’IC 723 arrivato a Palermo con +144, l’ICN 1964 arrivato a Messina con +293, o la soppressione dei treni ICN 1954, 1956 e IC 727 (cancellato a Villa San Giovanni) e 729. Per finire all’odierno IC 730 e parzialmente al 724, partito da Villa San Giovanni.

Sono Proprio alcune soppressioni che per noi sono state effettuate senza che ve ne fosse la reale necessità, se non quella di creare ulteriori disagi ai viaggiatori, a crearci forti perplessità: una per tutte lo stop all’IC 727 dopo l’arrivo a Villa San Giovanni, con i suoi passeggeri arrivati a Messina con la nave Fata Morgana, e da qui in autobus fino a Siracusa e Palermo. Lo stesso materiale oggi era destinato all’IC 724 e 730, partito da Villa San Giovanni invece che da Siracusa e Palermo.

Consapevoli del fatto che un evento eccezionale, piccolo o grande, non sia assolutamente prevedibile, ci piacerebbe comprendere quali siano state le scelte che hanno determinato la parziale soppressione di un treno InterCity e la totale cancellazione di un InterCityNotte.[spacer height=”20px”] 20160229 - 00681 - Bluferries - Fata Morgana - Ferrovie Siciliane - Stretto di Messina - 800px

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