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Nuovi Cantieri Apuania: allagato il bacino che ospita la nave traghetto Messina

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I mesi estivi appena trascorsi ai Nuovi Cantieri Apuania di Massa Carrara, oltre per le alte temperature della stagione, sono stati particolarmente caldi per la vertenza che ha interessato il grande cantiere navale. Settimane in cui lo storico stabilimento toscano si è fermato per lo sciopero dei dipendenti che lamentavano ai vertici dell’azienda la mancanza di azioni industriali future, e quindi all’arrivo di nuove commesse.

Un momento di distensione è arrivato lo scorso 12/09 grazie all’accordo tra l’azienda e i sindacati dei circa 150 lavoratori, dopo che da Roma è giunta la notizia del rinvio della riunione programmata presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra sindacati, istituzioni e Invitalia. Si è deciso di attendere il responso di quest’ultima che sta visionando i tre piani industriali fatti pervenire da alcune società che hanno manifestato interessate a rilevare lo storico cantiere navale. Con questi presupposti, e in attesa di conoscere i contenuti delle proposte di acquisizione arrivate, i lavoratori e l’azienda, con grande senso di responsabilità, hanno condiviso la ripresa delle attività lavorative.

Si è interrotto cosi il lungo stop alla produzione intrapreso nei primi giorni di luglio, e il 14/09 sono state aperte le valvole per dare acqua al bacino, mantenendo però la barca-porta chiusa cosi da evitare che la nave possa prendere il largo. Questa delicata fase sta permettendo il galleggiamento all’interno del bacino della nave Messina cosi da consentire l’effettuazione di alcune prove tecniche che dovrebbero ultimarsi entro qualche settimana.

La nuova nave traghetto di Rete Ferroviaria Italiana, dunque, dovrà ancora pazientare prima di ricevere il varo e passare alle fasi lavorative conclusive che prevedono l’installazione degli allestimenti interni, che con molta probabilità saranno effettuati a Palermo. Altresì questo rinvio sta permettendo al personale del settore navigazione di Messina, una migliore conoscenza della nave e delle tecnologie installate sulla nuova ammiraglia della flotta di RFI.

L’arrivo nello Stretto di Messina, previsto dal bando entro l’autunno 2012, slitta di qualche settimana, e il suo ingresso in servizio nelle acque tra Sicilia e Calabria dovrà avvenire entro il 31/12/2012, giorno in cui la nave traghetto Iginia, che sarà sostituita dal Messina, perderà le certificazioni del RINA per la navigazione. Un nuovo slittamento della consegna guiderebbe RFI a sostenre il traffico marittimo lungo lo Stretto di Messina con sole tre navi ferroviarie a 4 binari (Villa, Scilla, Logudoro), una di queste ferma per lavori di manutenzione ciclica.

Giovanni RUSSO

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